’89 domande a Yuri Ancarani – Regista

Nome? Yuri (@yuriancarani).

Quali origini ha il tuo nome? Ne ha due, una russa, che significa contadino ed è maschile, e una giapponese, femminile che significa giglio

Dove sei nato? Ravenna.

Dove sei cresciuto? A Ravenna, e poi a 19 anni mi sono trasferito a Milano ma sono sempre rimasto in contatto con la mia città d’origine.

Dove vivi? A Milano, perché è una città molto comoda essendoci due aeroporti.

Se una major cinematografica ti finanziasse un film per 100 milioni di dollari, che tipologia di film gireresti? Mi pago il biglietto per andare nello spazio, e realizzo un video. 

Chi sceglieresti come attore protagonista? Lo farei forse in prima persona, e sarebbe la prima volta. 

Se ti dicesse invece che ti farebbe guadagnare per il resto della tua vita un sacco di soldi, ma dovresti girare in cambio un film che ritieni essere terribile, accetteresti? Sì. I lavori più belli si fanno quando ci sono dei grandi limiti. E questo è interessante perché è pieno di limiti.  

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Qual è il posto più bello dove sei stato in vita tua? Sono due, un villaggio, una ghost town, ai confini con il Messico di nome Terlingua. Il secondo è dove ho girato Atlantide, un punto molto particolare della laguna tra Sant’Erasmo, San Francesco del Deserto e Burano. 

Che lavoro fai? Sono un artista, non è un lavoro è una vocazione. Ed è difficilissimo.

Come hai cominciato a perseguire questa vocazione? Con lo studio, attraverso mia madre che ha compreso le mie attitudini e mi ha spinto e spronato in questo senso. 

Hai mai provato qualche droga a scopo ricreativo? Se sì, quali? L’intrattenimento non mi interessa. 

A scopo di ricerca? Certo.

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Quali? Non posso dire che è una droga perché non lo è, ma la sostanza che ho ritenuto più interessante che dovrebbero provare tutti con consapevolezza è l’Ayahuasca. Tutti dovrebbero fare un’esperienza psichedelica nella vita, è fondamentale.

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Quali sono le discriminanti secondo le quali un montaggio di immagini si può chiamare film, video, cortometraggio o quant’altro? Questo è un grandissimo limite legato anche al fatto che non ci dovrebbero essere queste regole, perché sono regole legate al mercato. Dovremmo parlare semplicemente di immagini in movimento, perché il video è un mezzo moderno e nuovo, nato con delle regole precise, si contrapponeva alle regole del mondo del cinema, dove il meccanismo era enormemente costoso e dava la possibilità di creare immagini complesse, mentre il video dava la possibilità di lavorare a tutti a costo zero. Il video non aveva come obiettivo lo schermo cinematografico, ma la televisione e il monitor, c’erano dei limiti legati alla qualità. Oggi non c’è più questa differenza quindi è stupido voler etichettare per forza. 

Personaggio politico preferito? Berlinguer. 

Il bene materiale che più desideri ed invidi? Carte di Magic (gioco di carte collezionabili ndr).

Quanto conta per te il denaro da 1 a 10? Purtroppo 1, e ci sto lavorando perché non è giusto.

E la fama? La fama è necessaria per mantenere in salute le produzioni artistiche 

Quanti tuoi lavori o film sono approdati sul grande schermo? Tutti quelli che ho realizzato.

Leggendo alcuni estratti delle tue interviste si evince che ritieni esista nell’uomo medio una costante ricerca dell’affermazione personale senza scrupoli, anche attraverso l’aggressività o la violenza. È corretto? In caso affermativo, tu personalmente credi di essere scevro da tale impulso? Già il fatto di esserne consapevoli è rilevante. Viviamo in una società con regole e riferimenti che ci spingono a questo, quindi non è facile, ma grazie alla consapevolezza puoi gestire meglio questi impulsi. La critica che posso fare è sulla natura che emerge in maniera molto chiara, ma tutte le aggressività sia maschili che femminili sarebbero da combattere. 

Ti spaventa la violenza? Più quella fisica, o quella verbale? A chi non spaventa la violenza? 

Quanti anni hai? 49.

Ti senti vecchio? Sto provando a sentirmi vecchio, ma non mi sento un’età. Un artista ha a che fare con il tempo, ed il tempo è uno spazio in cui puoi creare. Mi è capitato di fare dei lavori che sono riuscito a comprendere a pieno solo dopo dieci anni. Trovo interessante invecchiare, perché l’intuito si affina sempre di più, ed è una parte della vita molto affascinante, comprendere ciò che ti accade attorno.  

Segui qualche sport? Nessuno.

Quanto guadagni mediamente al mese? Non lo so. 

Qual è il film per quale hai guadagnato di più? Atlantide. È stato il primo film che mi ha dato la possibilità di avere uno stipendio tale da permettermi di concertarmi su questo lavoro. Di solito nella realizzazione degli altri film ho speso, non ho guadagnato (economicamente).

Chi ti produce? Un gruppo molto ampio, ciò ha reso il tutto molto complicato, più produttori ci sono più è difficile dal punto di vista legale realizzarlo.

I tuoi lavori sono molto costosi da produrre? Dal punto di vista psicologico sì, perché lavorando con l’intuito o ti affidi completamente al flusso di creazione, oppure è finita. Non essendo un film scritto e preparato a tavolino, è tutto molto più difficile.

“Limonov non è un’invenzione letteraria ma, come dimostra Zona Industriale, un uomo in carne e ossa che ha vissuto una vita avventurosa che è già leggenda. Da leggere assolutamente”
Vittorio Sgarbi
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La scorsa estate una sera Gaspar Noé ci ha detto che più soldi chiedi per una grande produzione, più sei costretto a piegarti alla volontà di chi ti finanzia, per esempio per ciò che concerne la scelta degli attori. Ti è mai successo? Sei d’accordo con questa opinione? Sinceramente non penso ai soldi, penso che devo fare un film, so che i soldi arriveranno se non si esagera. Non devo pensare che ciò che sto realizzando è un prodotto commerciale, devo pensare che è un progetto che ha una sua utilità sociale. 

Lui ha aggiunto anche che nei film di oggi se vuoi avere due soldi da qualcuno devi necessariamente scritturare qualcuno che appartenga a qualsivoglia minoranza, cosa ne pensi a riguardo? Penso che il ruolo dell’artista abbia la responsabilità di mostrare una diversa realtà possibile. Una volta che ho la necessità di rappresentare un mondo e lo riesco a trasmettere, e ho la certezza che questo lavoro lo si debba fare lo faccio, a prescindere da tutto. 

Quali sono i tuoi registi preferiti? Guardavo cinema tra i venti e trent’anni, in quel periodo ho apprezzato due registi: Michelangelo Antonioni e Shin’ya Tsukamoto.

Quali sono i tuoi attori preferiti? In passato tutti, perché erano individui con caratteristiche uniche, avevano sofferto e avevano esperienze diverse, sono cresciuti con un carattere che hanno trasposto nel cinema. Adesso nessuno, non c’è nessun attore che mi interessi. Prima nessun attore recitava. Il bravo regista ha sempre cercato di non far recitare i propri attori. Oggi tutti recitano. A parte che poi in Italia oggi nessuno studia più dizione e parlano tutti in romano. Il mio film Atlantide è tutto in veneziano, perciò tradotto. Se io vado a vedere un film parlano in romano, ma non c’è la traduzione sotto.

Quali sono i tuoi film preferiti? Il Grido di Antonioni, e Tetsuo di Tsukamoto. 

Cosa pensi di chi afferma che i film vecchi siano migliori di quelli nuovi? Penso che ci siano dei periodi magici, se penso al teatro penso a dei periodi per esempio. Ogni ambito artistico ha un suo momento importante, che si tratti di fotografia, cinema o teatro. Ci saranno sicuramente delle evoluzioni, ma in alcuni momenti per esempio il cinema è stato protagonista assoluto. Oggi sarebbe necessario pensare che siamo nel 2021 e non dobbiamo per forza fare il cinema che si faceva negli anni ’60. Il problema è che oggi siamo incollati al passato e non riusciamo più a uscirne, mentre dobbiamo pensare al presente. Atlantide può piacere o non piacere, ma il modo in cui è stato costruito, concepito e realizzato lo rende molto attuale. 

Non pensi che i film vecchi se avessero potuto essere girati con i mezzi odierni probabilmente sarebbero stati anche migliori? Sarebbero stati diversi. 

Pensi che gli attori di oggi siano migliori di quelli di una volta? Quando ci saranno degli attori che abbiano vissuto una vita difficile, complessa, che gli abbia dato un carattere giusto, che gli abbia fornito un’espressione adeguata, e che non recitino, come ad esempio Daniele (protagonista di Atlantide, ndr), che è un grandissimo attore, allora forse saranno migliori. 

Ti sei mai innamorato di un attore o attrice che hai diretto? Mi devo innamorare. Devo odiare il contesto, e amare le persone. 

Perché nei tuoi lavori ti servi di attori che non svolgono il mestiere come professione abitualmente? Perché non mi piacciono le scuole. Sono un cattivo insegnante perché cerco di spiegare ai miei studenti che le regole devono farsele da soli. Quindi il problema fondamentalmente sta nel fatto che le scuole ti dicono cosa devi fare. La parola “devi” non mi piace.

Qualcuna delle persone che ha fatto l’attore per te è poi diventata attore/attrice a livello professionale nella vita? Questo è il mio primo film, perciò non so risponderti al momento. Il personaggio più famoso dei miei film è il protagonista de Il capo, e lui continua a fare il cavatore. 

Hai mai fatto l’attore? Ogni giorno quando esco di casa. 

Credi nelle scuole che preparano a diventare registi o attori? No, nella fattispecie mi riferisco a quelle scuole di cinema che impongono delle regole. Lo specifico altrimenti sembro un veneto che dice che le scuole non servono un cazzo ed è meglio andare a lavorare.

Ne hai frequentate? No. 

Cos’hai studiato? Arti visive. 

Che lavoro fanno o facevano i tuoi genitori? Mia madre era infermiera.

Gireresti mai un film pornografico? Lo faccio spesso, è la pubblicità.

Qual è la donna più bella che hai visto in vita tua? Kate Moss, a tutte le età.

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Sei innamorato? Sì, sono innamorato.

Se ti innamorassi di una donna che ti chiedesse di girare un film con lei come protagonista, ma tu sapessi che lei è una terribile attrice, accetteresti comunque? Assolutamente no, è impossibile succeda una cosa del genere.

Ci sono registi che danno le parti alle attrici solo se ci stanno? Certo, dove vivi? 

Cosa pensi della vicenda Harvey Weinstein? Per me pensare che ci siano delle persone che abusano di potere in questo modo è inconcepibile. 

Conosci qualcuno che ci ha avuto a che fare? Sì, molto da lontano, non sono persone che conosco personalmente.  

Puoi raccontarci un aneddoto a tal proposito? Stavo facendo una ricerca per un museo di Los Angeles, dove stavamo studiando un progetto nell’ambiente riguardante il porno nella Valley, e quando è successo lo scandalo, che come è giusto ha dato una svolta all’interno del settore, questo progetto è incredibilmente saltato perché erano tutti terrorizzati nonostante io avessi svolto un lavoro meticoloso.

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Quando nelle scene dei film si fa uso di cocaina c’è chi ne fa uso realmente? Non ti so rispondere, non so come lavorano gli altri.

Hai detto che ritieni che i tuoi lavori siano molto semplici e debbano essere realizzati per essere compresi da tutti. È corretto? In caso affermativo, non pensi invece di creare delle opere destinate a un pubblico ridotto? L’immagine in movimento è un linguaggio universale, che è comprensibile anche dagli analfabeti. Tutti possono capire Atlantide. Poi ci sono moltissime chiavi di lettura stratificate, ci sono livelli di lettura in base alla cultura personale di ognuno.

Sei d’accordo a proposito del fatto, più o meno condivisibile, che le forme d’arte odierne, comprese il cinema, siano pensate e realizzate in modo da essere fruibili nella maniera più veloce e istantanea possibile dal pubblico, e che di conseguenza ci sia una tendenza estremamente consumistica anche nell’arte al giorno d’oggi? Saresti d’accordo se ti dicessimo che oggi un’opera d’arte come una canzone o un film, per raggiungere il successo internazionale e la notorietà debba essere estremamente semplice, e che spesso sia anche facile dimenticarsene? Oggi c’è questo grosso problema, dove tutti siamo abituati a vivere in mezzo alla pubblicità, e quando se ne parla di si dice di quanto sia bella la pubblicità. Quando si parla di arte o cultura ci si scatena criticando, dicendo quanto è brutto quel film, quanto è brutto quel lavoro, quanto è brutta quella mostra, dimenticandoci che la sera prima abbiamo passato la cena parlando di quanto fosse bella una determinata pubblicità. Io lo trovo folle. Quindi prova ad andare in giro a dire che la pubblicità che hai visto fa cagare, prova a dire che l’ultimo spot di Nike è una merda. Prova a dire che tutta la pubblicità che in ogni momento della tua vita hai attorno fa schifo. Non ce la faresti. O non esiste o è bella, è incredibile. Facci caso con i tuoi amici. Visto che c’è questa ossessione alla ricerca della bella pubblicità, è normale che si crei questa contraddizione per cui anche chi fa cultura e arte debba farla diventare un prodotto, perché ciò che interessa oggi è un prodotto. Il mio non è un prodotto. 

Se fossi fisicamente attratto da una persona dichiaratamente razzista ci andresti a letto? In Italia sono tutti razzisti. Anche a Venezia, che sono tutti di sinistra, sono tutti razzisti. Un Veneziano di sinistra ti dice “A casa mia comando io”, sai quante volte me l’hanno detto? Ti sembra una frase di sinistra questa?

Se potessi avere un super potere quale sceglieresti? Guarda quelli che già ho mi piacciono tutti. 

Chi è la persona con cui sei più legato nel mondo del cinema? Sono nuovo del cinema, ancora non conosco nessuno. Devo dire che sento la vicinanza di molti direttori di Festival, che si appassionano al mio lavoro e mi incoraggiano ad andare avanti. 

Un film che avresti voluto girare tu? Apocalisse nel deserto di Werner Herzog. 

Se potessi comporre il miglior cast per girare un film, chi sceglieresti? Dovrei cercare dei talent, perché nel cinema tradizionale si lavora con i talent, e sicuramente li cercherei nell’ambiente più interessante di questo momento, quindi i talent di TikTok. Perché loro sono le star oggi, capisci? E nessuno può competere. 

Ti piace la moda? Non mi piace, ma mi interessa. 

Ti piace la musica? Assolutamente sì, non potrei vivere senza.

Quale musica ascolti abitualmente? Vado a periodi, adesso sto ascoltando Hip Hop anni 2000.

Sei una persona che legge molto? Dovrei leggere di più. 

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Credi nell’esistenza del concetto di bellezza oggettiva o pensi che esista solo quella soggettiva? La bellezza ormai è soggettiva. Dubai è una bella città, pensa te, lo avresti mai detto? Ero in aereo tra il Texas e Los Angeles, accanto a me sedeva una signora statunitense che mi ha raccontato tutto il tempo del motivo per cui secondo lei Venezia faceva schifo. Sosteneva che nessuno si rendesse conto che la città necessitasse di manutenzione.

info@the1989.it

Se potessi eliminare completamente i social network di ogni tipo premendo un pulsante, lo faresti? No, perché verrei ucciso. 

Partendo dal presupposto che fare il regista probabilmente per te è una passione, ritieni che sia un lavoro come un altro o essendo un mestiere artistico va considerato sotto un altro piano rispetto ad occupazioni più normali? È una vocazione.

Hai qualche orientamento politico? Sì, sono uomo di sinistra che non dice “a casa mia comando io”. 

Se avessi fatto un altro lavoro quale sarebbe stato? Faccio un sacco di lavori, perché quello dell’artista non è un lavoro, quindi sono costretto a fare un sacco di lavori. Regista, video maker, consulente, insegnante.

Sei eterosessuale? Dovrei esserlo, ma penso che alla fine potenzialmente siamo tutti bisessuali. È una questione di educazione. Per una donna baciare una donna non mette in discussione la sua posizione in questo mondo. Un uomo è costretto ad essere un vincente e potente perciò non potrebbe mai fare qualcosa del genere.

Hai mai filmato una tua scena intima con uno o più partner? Rarissimo. Consegnato all’interessato. Mai di nascosto. 

Gireresti mai un film su the1989.it? Se mi vedi con una telecamera in mano significa che quel luogo è in pericolo ed è sicuramente un brutto posto. Io vado sempre in gran posti di merda. Voi non mi pare abbiate problemi, quindi direi di no.

Ti piacciono le serie tv? No. 

Gireresti mai una serie tv? Mi piacciono le sfide, ma dovrebbe essere fatta a modo mio. 

Ti piace il teatro? Sì, tantissimo. Ci sono cresciuto

Hai mai diretto a teatro?  No. 

La cosa materiale più preziosa che possiedi?  Black Lotus Alpha (carta di Magic, ndr).

E quanto vale? Più di 100 mila Euro.

Ti senti professionalmente realizzato? Sono andato oltre le mie aspettative. 

Puoi dirmi un numero da 1 a 89? 13.

Se potessi leggere quest’intervista di qualcuno che conosci chi sceglieresti? Luca Guadagnino. Lui era in Laguna Sud, io in Laguna Nord mentre giravo Atlantide

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