’89 domande ad Alessia Glaviano – Head of Global PhotoVogue

Nome? Alessia (@alessiaglaviano).

Età? 52.

Che lavoro fai? Head of Global PhotoVogue.

Cosa hai studiato? Economia politica in Bocconi.

info@the1989.it

Quanto conta secondo te nell’apprezzamento di una foto sapere chi l’abbia scattata? Molto.
 
Secondo la tua opinione ci sono delle classi sociali in cui è più facile che una persona venga spinta a fare dell’arte il proprio mestiere? Assolutamente sì.

Quali? Credo che il 99% di quello che accade nella vita di una persona dipenda dal paese e dalla famiglia in cui si nasce, rispondendo così credo di averti detto tutto. Penso che siano dei lussi che solo pochissime persone possano avere e permettersi.

Come fai ad identificare se un’opera ha valore artistico o meno? Secondo me nell’arte esiste una sua professionalità, cosa che oggi purtroppo si tende ad ignorare. Soprattutto a livello politico e anche culturale sembra che al giorno d’oggi tutti abbiano diritto di dare una propria opinione: la cosa di per sé non è sbagliata, ma sicuramente alcune opinioni valgono più di altre a seconda della professionalità delle persone.

Vediamo sempre più brand che scelgono modelle che non rispondono ai cosiddetti canoni estetici “classici”, o quanto meno a cui eravamo abituati, secondo te è il segnale di una vera volontà di cambiamento sociale oppure pensi sia una mossa di marketing volta a cavalcare l’onda del politically correct? Ti ringrazio di questa domanda perché è uno dei temi su cui mi batto da tantissimi anni. Ti dirò che a me in realtà non importa tanto la ragione per la quale uno è spinto a fare le cose se questo porta ad un cambiamento progressista. Un esempio di chi ci crede veramente è Alessandro Michele con Gucci. Altri invece sono furbi e lo fanno perché bisogna farlo, ma credo che comunque sia veramente in atto un cambiamento culturale dal quale tornare indietro è difficile, e questo è molto importante.

Puoi raccontarci l’aneddoto più pazzo che hai vissuto o a cui hai assistito nel mondo della moda?  Sono così tanti, ho iniziato a lavorare a New York negli anni ’90 e ne ho viste di ogni, però forse uno su tutti mi porta alla mente Franca Sozzani, con la quale ho avuto l’onore di lavorare per tantissimi anni. Con Franca ci occupavamo anche della direzione artistica delle cene di gala, ci divertiva molto! Una volta dovevamo farne una a Dubai in questa piazza che dava su una fontana. Eravamo state sul luogo tre mesi prima per studiare la location, e quando siamo tornate nel posto in cui era stata organizzata questa cena di charity erano stati nel frattempo costruiti tre enormi grattacieli che tre mesi prima ovviamente non c’erano. Allora Franca con la sua solita classe mi dice “Alessia questi tre grattacieli per questa sera dovresti toglierli”.

Una droga che non hai ancora provato ma che vorresti provare? Guarda sono contraria a qualsiasi droga e non bevo nemmeno.

Cosa pensi del fatto che luomo non sia in grado di dare una spiegazione esclusivamente a ciò che non conosce e non comprende, mentre viceversa è (ipoteticamente e relativamente) in grado di comprendere tutto ciò su cui risulta edotto e che riesce a capire? Pensi che questo possa aprire le porte al fatto che per tutto ci possa essere una spiegazione ed una logica determinata, e che quello che luomo chiama caso (o in qualsivoglia altra maniera che rimandi ad un concetto simile) possa essere solo la conseguenza della sua ignoranza? Ma certo. Però vorrei anche dire che non tutto dovrebbe avere una spiegazione, se no che noia.

Se potessi avere un super potere quale sceglieresti? Ne vorrei un sacco, ma innanzitutto vorrei il teletrasporto e poter volare.

Se dovessi esprimere un desiderio quale sarebbe? Bha, non sono una che ha desideri ma che si pone obiettivi, e generalmente li ottengo.

E li ottieni sempre? Direi il 99%.

Quale definizione daresti di libertà? Bella domanda, direi che per noi privilegiati che viviamo in Occidente credo che la libertà sia un concetto più interiore. Si potrebbe estrinsecare nel dire ciò che si pensa, essere ciò che si vuole o vivere senza la paura del giudizio altrui. Sinceramente penso anche che sotto questo punto di vista la maggior parte della gente non sia libera.

E tu su queste basi ti consideri libera? Io personalmente sì.

Pensi che il credere in Dio ed il non crederci partano dalla stessa presunzione riguardoun qualcosa che di per sé non abbiamo la possibilità di conoscere, riducendo così anche l’ateismo ad un atto di fede? Guarda sinceramente faccio molta difficoltà a credere a un dio. Rispetto ovviamente chi crede. Credo nell’essere umano e nel modo in cui usiamo la nostra mente e il nostro corpo.

Secondo te esiste qualcosa di non naturale? Nella fattispecie, se si considera l’uomo come parte della natura, tutto ciò che da esso promana è considerabile come naturale? In caso contrario perché non consideri l’uomo parte della natura? Assolutamente no, siamo dei criminali noi, con una vista anche a breve periodo direi.

Puoi dirci quando secondo te quando una persona è cool e quando invece non lo è?  Guarda è più una questione d’istinto e si riallaccia al concetto di libertà di cui parlavamo prima.

Chi è la persona con cui sei più legata nel mondo della moda?  Jimmy Moffat.

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Pensi che della musica di oggi ascolteremo ancora qualcosa tra vent’anni? Se sì puoi farci l’esempio di una canzone? Sai che secondo me forse no.

Tra le persone che hai conosciuto nella moda, qual è stata quella che più ti ha colpito in termini di personalità a 360°? Franca Sozzani, la penso sempre tutti i giorni!

E quella che più ti ha colpito per il suo talento? McQueen.

Chi è secondo te la persona più influente in senso lato nel mondo della moda del presente? Demna e Ibrahim Kamara.

Chi è secondo te la persona che è stata più influente in senso lato nel mondo della moda del passato? Credo che sia un discorso molto più ampio perché è veramente cambiata tanto la figura del direttore. Una volta i direttori erano molto più one man show rispetto ad ora. Oggi è molto di più un lavoro di squadra, e di personaggi carismatici ce ne sono pochi. Un tempo c’erano meno riviste. Mi vengono in mente visionari come Alexander Liberman e Alexey Brodovitch, che hanno inventato la fotografia di moda in un certo senso attraverso il loro lavoro di direzione artistica.

Qual è secondo te la rockstar che ha più generato interesse e influenzato il mondo della moda? David Bowie, Michael Jackson e Prince credo siano stati quelli che hanno influenzato di più con il loro stile unico e pazzesco.

E lo sportivo? Serena Williams, che adoro.

E lattore? Direi Audrey Hepburn con il suo stile pazzesco su Colazione da Tiffany, poi Katharine Hepburn e ovviamente Sofia Loren.

Fotagrafo di moda più importante? Sicuramente Steven Meisel.

Quanti soldi spendi mediamente al mese per comprare accessori o abbigliamento? Pochissimo,non sono per niente una consumista. Ho quella che definirei una divisa, nel senso che tendo a vestirmi sempre uguale.

Come sei vestita ora? T-shirt, jeans e mocassini di Gucci ovviamente (ride ndr).

Qual è la modella più bella che hai visto in vita tua? Tantissime. Essendo cresciuta con un padre che faceva il fotografo di moda ne ho viste di meravigliose. Direi Cindy Crawford, Iman, Naomi, Linda Evangelista, Gisele Bündchen, ci sono stati anni stupendi in cui erano tutte veramente bellissime.

Pensi sia vero che nel mondo della moda ci sono uomini e donne che concedono il proprio corpo sessualmente per arrivare in alto”? Èuna domanda importante. Con il movimento me too sono venuti fuori dei problemi macroscopici nel nostro mondo che erano veramente all’ordine del giorno, il che era tremendo. Presumo fosse lo stesso anche nel mondo della televisione e del cinema. Ora la situazione è cambiata in meglio, ma negli anni passati è stato veramente un disastro sotto questo punto di vista.

Per quanti soldi gireresti un porno? E chi sceglieresti come partner? Oh mamma mia, non è una cosa che mi interessa, però se mi dovessero dare qualche milione di euro forse come partner sceglierei Willem Dafoe e come regista David Cronenberg.

Se potessi comporre la miglior band della storia chi ci sarebbe? Mozart, Beethoven e Bach. Ascolto prevalentemente opera quindi metterei assieme queste tre rock star della musica classica.

Quanto ti dovrebbero pagare rispettivamente una donna e/o un uomo, per una tua eventuale prestazione sessuale? Ma perché queste domande, ormai sono di una certa età (ride ndr). Non ho tempo per chissà quale vita sessuale, non è un aspetto della vita che mi interessa.

Se potessi essere il protagonista di un film quale sceglieresti? Credo un film di Fellini, mi sarebbe piaciuto lavorare con lui.

Pensi che Hegel abbia ragione a porre la musica come arte ad un livello superiore, o pensi che le arti figurative, soprattutto a livello emozionale, siano sullo stesso piano? Capisco che ci siano elementi della musica molto viscerali che arrivano più velocemente ed in maniera più impattante rispetto alle altre arti.

Se potessi scegliere in che epoca preferiresti vivere? Nel futuro.

Se potessi passare una giornata con un personaggio storico chi sceglieresti? Sigmund Freud.

Qualcuno con molti followers su Instagram ha la tua attenzione più di una persona che invece ne ha pochi? Assolutamente no.

Quali sono le persone che ti hanno più ispirato? Sicuramente Franca e Jimmy.

Se potessi parlare in mondo visione per 15 minuti cosa diresti? Farei un discorso sull’assurdità del razzismo.

Chi è per te la migliore band di adesso? Sono ignorante, non ne ho idea.

Dove vivi? Milano.

Tu fai meditazione? Da tantissimi anni.

Di dove sei? Palermo.

Ristorante e bar preferiti nella città dove vivi? Ristorante dico Torre di Pisa perché mi fa famiglia, mi fa casa. Poi adoro le pasticcerie come Cucchi, o San Carlo che abbiamo dentro la sede di Condé Nast qui a Milano.

E nella tua città natale? Non la conosco bene.

E per quanto riguarda i locali? Non vado per locali, però il Plastic quando ero giovanissima l’ho frequentato molto (leggi qui ’89 domande a Sergio Tavelli)

Cosa non puoi vedere addosso ad un uomo? Il cattivo gusto.

E ad una donna? Idem.

Credi nell’esistenza del concetto di bellezza oggettiva o pensi che esista solo quella soggettiva? Dipende dall’educazione e dal background delle persone, non esiste una risposta precisa.

Il lavoro dei tuoi genitori? Mio padre fotografo, mia madre nulla.

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Chi è per te il miglior fotografo di adesso? Guarda ce ne sono tanti, ma vorrei fra tutti menzionare Rafael Pavarotti che sta facendo un lavoro pazzesco.

Puoi darci una definizione di arte? Secondo me quello scarto che c’è fra la realtà e la visione della realtà da parte di una persona.

La miglior festa a cui sei stata? Credo nella mia adolescenza delle feste incredibili agli Hamptons stile Grande Gatsby, veramente pazzesche, da film.

Cosa avresti fatto se non avessi fatto il tuo mestiere? Io amo tantissimo la natura quindi qualcosa legato a lavorare nei boschi credo.

Secondo te nel mondo della moda ci sono più raccomandati o gente di talento? Un tempo forse più raccomandati, ora più gente di talento.

Pensi che il rapporto fra le nuove leve di personaggi dello showbusiness (dagli artisti ai designer) e i social network sia imprescindibile per sfondare? Nel caso tu sia già appartenente all’establishment non servano i social media, ma nel caso contrario lo trovo un mezzo purtroppo spesso imprescindibile per essere presente.

Puoi dirci un numero da 1 a 89? 12.

Pensi la cultura sia a prescindere un bene per un individuo o credi che in alcune sue declinazioni faccia perdere all’uomo la sua purezza? Ma va, gli fa bene, gli fa bene.

Che lingue parli? Italiano, Inglese e Francese.

Libri preferiti? Libri di fotografia, quelli di Susan Sontag, Roland Barthes e Susie Linfield.

Puoi farci una lista di almeno 5 persone famose che vorresti ad una festa se potessi scegliere? Sontag, Freud, Nelson Mandela, Alessandro Michele e Obama, direi che potrebbero star bene insieme (ride ndr).

L’esperienza più folle che hai vissuto? Sicuramente la malattia di mia madre, ma in senso negativo ovviamente.

Se potessi eliminare la globalizzazione schiacciando un tasto lo faresti? Farei un reset piuttosto che eliminarla.

E i social network? Idem.

Puoi definirti con un aggettivo? Self-confident.

Cosa pensi dica di te la gente? Credo spesso di passare e sembrare una stronza, quindi credo che chi non mi conosce possa pensare questo.

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Se fossi un animale quale vorresti essere? Delfino.

Sei favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere? Assolutamente sì.

E di quelle pesanti? Assolutamente no.

Hai qualche orientamento politico? Sono a sinistra della sinistra.

Personaggio politico preferito? Non ce ne sono direi attualmente. Mi sento più vicina a personaggi del passato, ad esempio dell’epoca di Moro. C’era una cultura diversa, ora vedo tutto molto svilito e con poco contenuto.

Il bene materiale che più desideri ed invidi? Non sono invidiosa di carattere.

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La dote che vorresti avere e che non hai? La pazienza.

Quanto conta per te il denaro da 1 a 10? Tantissimo. Direi 8 per la libertà che ti garantisce, non per la questione materiale o di arricchimento, quindi non è importante di per sé, ma perché da la possibilità di fare ciò che si ama.

E la fama? Idem. E se ti aiuta a migliorare un progetto ben venga, ma la fama per la fama no.

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Quanto contano da 1 a 10 fama e ricchezza per conquistare un partner secondo te? Per me personalmente zero, ma credo che nella realtà di tutti i giorni contino tanto.

E la bellezza? Molto.

E l’intelligenza? Direi che non è così apprezzata da voi uomini e anzi mi rendo conto che nella maggior parte dei casi faccia anche paura. Cioè, mi rendo conto ad esempio che la mia personalità possa essere disorientante e anche intimorire la figura maschile, diciamo che c’è ancora una bella presenza di maschilismo in particolare in certi ambienti lavorativi e soprattutto gli italiani.

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Hai mai tradito in amore? Sì, da giovane parecchio.

Hai mai tradito un amico? No.

Hai qualche rimpianto su cose che avresti voluto fare ma non hai fatto? Se sì quali? No.

La fama ti ha mai dato noia? Se sì puoi farci un esempio? Ma no, e poi io sono asociale di base. Però devo dire che riempie il cuore di gioia se un personaggio con un certo spessore culturale arriva ad avere una fama perché ha contenuto e non solo per quella che può essere una questione ad esempio estetica come banalmente può essere per una velina.

Cosa pensi degli influencer? Penso che siano un’aberrazione del mondo contemporaneo della fama senza contenuti, e quindi una cosa che rimane solo in superficie e vuota. È fama per la fama, quindi un sistema che faccio fatica digerire, però c’è anche qualche personaggio che invece ha contenuti e quindi lo trovo utile soprattutto quando hanno dei messaggi positivi da proporre.

Ti consideri un influencer? No ti prego (ride ndr).

Pensi che in Italia ci sia meritocrazia? Mica tanto.

Cosa pensi del politically correct che stiamo vivendo al giorno d’oggi? Pensi stia seguendo una direzione corretta o pensi sia esasperato? Èun discorso complesso. Mi auguro che quella attuale sia una fase di assestamento, perché ho la sensazione che stia scomparendo la possibilità di essere controversi, cosa per me necessaria.

Cosa pensi dei reali per diritto di nascita? Penso che sia una bella favola, cioè dai di cosa stiamo parlando.

La persona più intelligente che conosci? Un mio amico filosofo ma non faccio il nome.

Ti reputi intelligente? Sì, certo.

A che ora vai a letto generalmente? Verso le undici o mezzanotte.

A che ora ti svegli? Mi sveglio alle sette.

Secondo te sarebbe corretto creare un luogo in cui l’uomo possa vivere nello stato di natura rendendolo libero da una scelta di appartenenza sociale che invece è data per scontata? Certo sarebbe molto bello.

Se potessi leggere quest’intervista di qualcuno che conosci chi sceglieresti? Ferdinando Verderi.