’89 domande a Flavia Restivo – Politica e femminista

Nome? Flavia (@flaviarestivo).

Età? 26.

Cosa hai studiato all’università? Relazioni Internazionali in triennale e Istituzioni e politiche in magistrale.

Che superiori hai fatto? Liceo classico.

Che lavoro fai? Digital communication strategist.

Ti sei mai sentita discriminata in quanto donna? Se sì puoi raccontarci un aneddoto al riguardo? Molto spesso, un esempio è quando una persona con cui scrivevo, mi ha fatto capire che mi avrebbe dato una mano “a far carriera” se mi fossi messa con lui. Ovviamente la cosa non è finita bene, per lui.

Il momento in cui ti sei sentita professionalmente realizzata? Quando mi hanno candidata al Consiglio Comunale di Roma durante le elezioni di quest’anno.

Dove andavi in vacanza da ragazza? Ho sempre viaggiato molto con la mia famiglia, ma spesso andavamo alla casa al mare di mio nonno a Marina di Minturno.

Puoi darci una definizione di arte? Emozione ed estasi.

L’argomento di cui sei più esperta? Politica e sollevare polemiche. 

Quanti soldi dovrebbero offrirti per fare un porno? Non lo farei mai, ma non giudico chi lo fa.

E per beneficienza lo faresti? Per esemplificare, se ti dicessero costruiamo una scuola in un paese del terzo mondo in cambio di un tuo video porno accetteresti? No, troverei un altro modo per costruire quella scuola.

Dove vivi? Roma.

Di dove sei? Roma.

Se dipendesse esclusivamente da te, quale sarebbe la tua prima azione da compiere a favore della parità di genere fra uomo e donna? Regolarizzerei tutto ciò che è alla base del rapporto lavorativo. Cercherei di fornire delle basi di partenza, di percorso e di arrivo uguali per entrambi i sessi. Il lavoro dovrebbe essere passione, arricchimento e indipendenza, tanto per l’uomo quanto per la donna. 

Se dovessi dare un consiglio cosa potrebbe fare l’uomo della strada per fare un passo verso la parità di genere nella vita di tutti i giorni? Intanto informarsi su argomenti che crede non gli competano, approfondirli e soprattutto provare ad immedesimarsi nelle persone del sesso opposto. Pensare alla propria madre, magari sorella o fidanzata e riflettere non solo con la testa, ma soprattutto con il cuore e la propria umanità. 

Che lingue parli? Inglese, Francese, un po’ di Portoghese e Spagnolo.

Ristorante e bar preferiti della tua città natale? Non ne ho due in particolare, il mio posto preferito varia in base al periodo che sto vivendo in quel momento.

E del posto dove vivi? Sono stata pochissime volte a cena all’Eur.

E per quanto riguarda i locali? Sam Beer.

Film preferiti? Notting Hill e molte delle commedie romantiche fine anni ’90 con Julia Roberts.

Canzoni preferite? I wanna be free di Leo Aberer, Dancing Queen degli Abba, Rocket Man di Elton John, You get what you give dei New Radicals, e Ragazzo fortunato di Jovanotti.

Band preferite? Abba, Queen e Beatles. 

Libri preferiti? Io odio gli indifferenti, Animal Farm, Persuasione, Orgoglio e Pregiudizio, Il grande Gatsby, La coscienza di Zeno e gran parte dei classici della letteratura europea.

Autori preferiti? Jane Austen, James Joyce.

“Limonov non è un’invenzione letteraria ma, come dimostra Zona Industriale, un uomo in carne e ossa che ha vissuto una vita avventurosa che è già leggenda. Da leggere assolutamente”
Vittorio Sgarbi
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Pensi che la relazione fra droga e arte sia solo un cliché? In parte. 

Hai mai provato qualche droga? Sì.

Qual è la tua preferita? L’unica che ho provato, quindi cannabis.

Ne fai uso spesso? In realtà solitamente non fumo, ho la pressione bassa. 

Sei favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere? Certo. 

E di quelle pesanti? In parte, dipende dal paese e dal sistema che si va a predisporre. 

Quanto conta per te il denaro da 1 a 10? Il giusto per vivere bene. 

E la fama? 6.

Quanto contano invece secondo te il denaro e la fama per far colpo su una donna al giorno d’oggi? Ma che domanda è! 

E l’intelligenza? 10.

E la bellezza? La bellezza è soggettiva.

L’esperienza più folle che hai vissuto? Meglio non farne menzione.

 Come pensi che possano esistere le guerre? Sono sempre esistite e sempre esisteranno, il comune denominatore è l’avidità umana.

Cosa pensi dei reali per diritto di nascita? Che probabilmente non dovrebbero esistere.

Hai qualche orientamento politico? Socialista-democratica. 

Personaggio politico preferito? Alexandria Ocasio Cortez.

Personaggio storico preferito? Giordano Bruno. 

Personaggio dello show business preferito? In realtà non ne ho. 

Puoi definirti con un aggettivo? Audace. 

Serie tv preferite? Sex and the city, How i met your mother. 

Se fossi un animale quale vorresti essere? Scoiattolo.

La cosa più costosa che hai rubato? Un anello da 15 franchi. 

Cosa pensi degli influencer? Che hanno una data di scadenza. 

Ti reputi un’influencer? In parte. 

Puoi cercare di tracciare il profilo psicologico di un influencer tipo? Ogni persona è diversa, non saprei da dove cominciare.

La sera in cui hai speso più soldi per divertirti? Credo a Ponza, 80 euro per una bottiglia di prosecco. 

Città preferita nel mondo? Ovviamente Roma. 

Credi in qualche religione? No.

Di chi vorresti essere amico? Jennifer Lopez. 

La persona più ricca che conosci? Credo un mio amico della Luiss. 

Un personaggio dello show business che ti sta antipatico? Non ho particolari antipatie. 

La prima cosa che faresti se vincessi alla lotteria? Li metterei da parte. 

La cosa che ti piace di più fare? In assoluto camminare.

Il tuo piatto preferito? Spaghetti al sugo. 

Hai qualche fobia? Piccioni, paura dell’altezza. 

Ultimo libro che hai letto? Donne si diventa: Antologia del pensiero femminista di Eleonora Missana. 

Cosa bevi al bar? Chianti, Nebbiolo, Gewurztraminer e Double Ipa. 

La tua giornata tipo? Ogni giornata è diversa, porto avanti varie attività che mi permettono molta flessibilità.  

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Il tuo miglior talento? L’oratoria. 

Il tuo peggior difetto? La mancanza di pazienza. 

Se potessi scegliere, in che epoca preferiresti vivere? Questa. 

Se potessi passare una giornata con un personaggio storico chi sceglieresti? Matteotti. 

Quali sono le persone che ti hanno più ispirato? Mia madre. 

Le tue icone di stile? Non ne ho.

Se potessi scegliere una persona famosa con cui passare una notte chi sceglieresti? Direi Jamie Dornan.

E per una relazione? Non saprei, lo dovrei conoscere. 

Sei impegnata? Saltuariamente. 

Se ti regalassimo un week end in cui poter fare ciò che vuoi e dove vuoi cosa faresti? Mi piacerebbe molto andare da sola ad Helsinki.

Conosci più uomini o più donne intelligenti? Donne. 

Puoi dirci quando secondo te quando una persona è cool e quando invece non lo è? Se sei autentico va sempre bene. 

Provi invidia per qualcuno? Se si per chi? No per fortuna non sono mai stata una persona invidiosa.

La cosa che più ti fa incazzare nel mondo d’oggi? Le persone razziste. 

Il bene materiale che più desideri ed invidi? Non esiste. 

La dote che vorresti avere e che non hai? La pazienza.

Se potessi parlare 15 minuti in mondo visione, che cosa diresti? Guardatevi dentro e trovate la vostra umanità.

Si vive meglio sapendo più cose o ignorandole? Ignorandole, ma io preferisco sapere. 

Pensi che se non ci fossero degli ipotetici partner su cui fare colpo gli esseri umani inseguirebbero così spasmodicamente il successo? Forse no, ma penso anche che il successo sia relativo. Alcuni vedono come successo i soldi, altri semplicemente i propri sogni. 

Pensi che in certi ambienti, soprattutto in quelli in cui ritroviamo fama e denaro, vi sia carenza di determinati valori? Sì, e penso che purtroppo spesso si perdano anche con il tempo. 

Qual è la tua posizione rispetto al fatto che mediamente le persone fanno un lavoro che non gli piace per otto ore al giorno, vanno a casa, mangiano, dormono e poi ricominciano la loro giornata successiva alla stessa maniera? Pensi sia sensato questo imprinting che ha la nostra società o vada a svuotare la vita dell’uomo? La cosa che auguro a ogni individuo è di fare ciò che ama, questo sarebbe ciò che dovrebbe accadere in un mondo ideale. La realtà è ben diversa e la società capitalista in cui viviamo spesso ci maltratta e svilisce. Sta a noi, se il mondo non ci aiuta, imparare a difenderci. Non sempre si hanno gli strumenti adeguati per reagire e questo a mio parere è un compito che spetta allo stato, dare a tutti gli individui le stesse basi di partenza.

Cosa pensi di quei paesi che stanno iniziando a dimezzare l’orario canonico di lavoro per permettere anche a chi è un dipendente di, se non godersi, quantomeno vivere la propria

esistenza? Penso sia un’ottima idea. 

Puoi dirci un numero da 1 a 89? 30. 

Il concetto di democrazia attuale per te è una cosa sensata? In parte, la democrazia è un valore assoluto che risulta faticoso ma allo stesso tempo imprescindibile. Credo che le democrazie attuali siano ampiamente perfezionabili. 

Qual è la tua posizione su un’ipotetica dittatura illuminata che possa indirizzare il bene delle persone? Che non possa assolutamente esistere una dittatura illuminata in quanto rimarrebbe sempre puramente una dittatura. 

Cosa cambieresti di Roma se fossi tu il sindaco? Direi che quello che sta iniziando a fare Gualtieri rispecchi molti dei miei obbiettivi.

Pensi che la maggior parte dei politici arrivino a fare questo mestiere per interessi personali, quali compiacimento dell’ego o utile economico, o per una vocazione etica e di aiuto civico? Sulla mia esperienza personale direi più per passione civile, che a volte sfocia purtroppo in qualcos’altro. Le persone tendono a cedere a compromessi più facilmente di quanto si dovrebbe. 

Pensi che politici e influencer abbiano profili psicologici simili? Sicuramente hanno in un comune un ego abbastanza presente. 

Se possiamo considerare il denaro e l’economia una sovrastruttura creata dall’uomo, e così gli effetti su questa derivanti dalla produzione di denaro da parte dello Stato, altra entità convenzionale e fittizia, cosa impedisce di dare a ciascuno quanto necessario per la sussistenza in una società globalizzata basata principalmente sullo scambio di beni dal valore reale con beni dal valore nominale quale appunto il denaro? La mancata ridistribuzione. Ci sono molte falle nel sistema che partono a mio parere dalla disparità tra i “grandi” ricchi e le persone più povere. Credo che la patrimoniale, ad esempio, possa essere una giusta riforma per livellare quantomeno alcune differenze di fondo insite nella società. 

Pensi che il carcere, inteso come privazione della libertà di un soggetto, sia una soluzione corretta per un individuo che viola le leggi della società, oppure pensi che presupponga un’accettazione di partecipazione al contratto sociale che alcuni individui potrebbero non volere? Penso che il modo migliore per scontare una pena non sia tramite la punizione ma la rieducazione, che vuol dire formazione e apprendimento. Non dico che i carceri non debbano esistere, ma dovrebbero avere una funzionalità differente. 

Quale potrebbe essere per te una soluzione alternativa al carcere? La rieducazione tramite lavori socialmente utili ed opere a favore delle persone maggiormente bisognose. 

Secondo te sarebbe corretto creare un luogo in cui l’uomo possa vivere nello stato di natura rendendolo libero da una scelta di appartenenza sociale che invece è data per scontata? Non credo sia possibile inventare un luogo simile, ma credo che questo luogo esista dentro noi stessi. Io non mi sento appartenere a nessuna sfera sociale in particolare. 

C’è chi sostiene che la pena di morte sia una non pena, nel senso che nel momento in cui la pena va ad essere eseguita, il soggetto che dovrebbe subirla non esiste più in virtù della pena stessa, comportando conseguentemente però un’ingerenza nella vita dei soggetti vicini al condannato, che diventerebbero a quel punto i veri soggetti passivi della fattispecie, cosa pensi al riguardo? Probabilmente è vero. In ogni caso ritengo la pena di morte assolutamente inaccettabile e allo stesso tempo inutile. 

Se consideriamo la morte come la fine di tutto, ipoteticamente l’omicida di un soggetto che per assurdo non ha, e non ha avuto mai, rapporti sociali di nessun genere con nessuno, né economici, né personali, né giuridici, e se questi venisse ucciso senza infliggergli alcuna sofferenza e senza che questi se ne possa accorgere, tale omicida dovrebbe essere punito? Ma certo, si tratta sempre di un essere vivente. 

Tralasciando le motivazioni dell’agente, nonché la necessità di tutela di altri soggetti di un’ipotetica società, nel caso in cui fosse punito, l’omicida subirebbe la pena per un’azione di cui nessuno subisce alcuna conseguenza, è corretto per te dunque asserire che la morte è una cosa che riguarda esclusivamente i vivi? Non solo. 

Conosci personalmente qualche persona realmente razzista? Sì.

Pensi che in quanto animali le razze esistano anche per gli esseri umani? No.

Pensi che il razzismo sia una manifestazione di qualche genere di carenza, un aiuto a colmare vuoti nell’esistenza per chi si avvicina ad esso? Questo potrebbe spiegare il fatto che spesso il profilo del razzista medio corrisponde a soggetti con vite difficili che devono combattere con le più svariate problematiche e che lo utilizzano come sfogo? Sicuramente un individuo razzista presenta delle mancanze, in primo luogo culturali ma anche psico-affettive. Il razzismo nasce dalla paura dalla diversità, ma soprattutto dal senso di inferiorità che si prova verso il mondo esterno. Sentire l’esigenza di dover rimarcare la propria supremazia su qualche altro è segno di un’insicurezza cronica che sfocia in atteggiamenti inaccettabili. 

Pensi che un accrescimento culturale sia sempre un bene per un individuo o pensi che in determinate situazioni si identifichi con una perdita di purezza intellettuale? Penso sia sempre un bene.

Pensi che la cultura in mano una persona stupida possa rappresentare talvolta un problema? Ritengo che determinate cose non si possano controllare, come non sono convinta esista la “stupidità”.

Cosa risponderesti al dilemma del Mandarino di Chateaubriand poi ripreso da Balzac e innumerevoli altri filosofi? Nella fattispecie se per esaudire un tuo desiderio qualsiasi dovessi far terminare la vita di una persona estremamente lontana da te e di cui non sai niente, senza che questa soffra e senza che nessuno mai lo sappia, lo faresti? No, non ci riuscirei mai.

Se potessi essere il protagonista di un film quale sceglieresti? Mulan. 

Pensi che Hegel abbia ragione a porre la musica come arte ad un livello superiore, o pensi che le arti figurative, soprattutto a livello emozionale, siano sullo stesso piano? Penso che musica ed arte figurativa siano sullo stesso piano, ancora meglio se vissute al contempo. 

Cosa non puoi vedere addosso ad un uomo? Ci sono alcuni capi che non mi piacciono, ma dipende sempre da come vengono indossati. Su tutti direi il gilet imbottito.

E ad una donna? Le magliette con le paiette. 

Credi nell’esistenza del concetto di bellezza oggettiva o pensi che esista solo quella soggettiva?Penso esistano entrambe.

Che lavoro fanno i tuoi? Mio padre lavora in Tim, mia madre lavora come ufficio stampa per un’associazione.

La miglior festa a cui sei stata? Sicuramente una a cui mi sarò imbucata. 

Sei mai stata innamorata? Sì.

Ora sei innamorata? No.

Registi preferiti? Woody Allen.

Hai mai fatto sesso con più persone? No.

Il posto più strano in cui l’hai fatto? Non si può dire.

Quanto guadagni di media al mese? No comment.

Se sei etero la cosa più hot che hai fatto con qualcuno del tuo stesso sesso, se sei gay con qualcuno del sesso opposto? Un bacio. 

Hai mai pagato per fare sesso? No. 

Ti hanno mai offerto soldi o favori in cambio di sesso? Sì.

Quanto? Non si trattava di una cifra precisa, ma di farmi capire che mi avrebbero offerto un certo “stile di vita” e determinati “benefit”.

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La tua posizione preferita a letto? Cambio in base ai periodi e alle persone.

Hai mai tradito in amore? Quando ero propriamente fidanzata no, in altri casi, qualche sbandata. 

Hai mai tradito un amico? Forse.

Con quante persone sei stata a letto nella tua vita? Non si dice. 

Fai mai per Instagram cose che altrimenti non faresti? No per fortuna. 

La persona più intelligente che conosci? Bella domanda.

Ti reputi intelligente? Sì.

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Secondo te è giusto che esistano gli Stati? O preferiresti un mondo ed un’umanità uniti sotto un’unica “bandiera”? Mi piace che ci siano gli stati, perché rappresentano culture e modi di vivere differentemente che mi affascinano. Ciò che non condivido è l’idea di “Nazione” nel senso tardo ottocentesco del termine, quell’idea di superiorità che ha portato alle due grandi guerre del XX secolo. 

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È corretto secondo te porre dei limiti all’immigrazione, oppure tutti dovrebbero poter andare ovunque? La seconda. 

Cosa pensi del politically correct che stiamo vivendo al giorno d’oggi? Pensi stia seguendo una direzione corretta o pensi sia esasperato? Penso sia giusto cambiare la cultura e i retaggi che sono alla base della nostra società, bisogna trovare gli strumenti e le modalità più giuste per farlo. 

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Cosa pensi del matrimonio? Penso sia difficile farlo funzionare soprattutto per la nostra generazione. 

Credi nell’amore eterno? Sì, la famiglia e gli amici ne sono un esempio e magari anche qualcun altro.

Credi che i social abbiano influito nel rendere i rapporti di coppia meno stabili? Sì.

Se potessi scegliere qualcuno che ti followasse su Instagram chi sceglieresti? Giorgia Meloni, così che possa leggere tutto quello che scrivo.

Se potessi avere un super potere quale sceglieresti? Leggere nel pensiero.

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Se avessi il potere schiacciando un pulsante di eliminare la globalizzazione lo faresti? In parte sì, ma ci sono delle cose che manterrei.

E i social network? Stessa risposta di prima.

Cosa pensi a proposito del fenomeno del virtue signalling? Nella fattispecie pensi che se le persone che partecipano a delle manifestazioni, o che si prodigano nell’attivismo, non avessero la possibilità di postare al riguardo sui social, si impegnerebbero comunque ed alla stessa maniera in dette attività? Probabilmente no, penso che in questo momento l’attivismo purtroppo o per fortuna sia anche una moda. Almeno una “moda” positiva. 

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Quando un approccio sconfina nel catcalling? Quando non è consenziente ed è portato avanti con toni ben differenti rispetto a quelli di un semplice complimento.

Una domanda che generalmente si pone al riguardo l’uomo della strada è quanto conti da 1 a 10 il soggetto da cui proviene l’azione? Nello specifico, in termini di percezione della violenza, cambia se a porre in essere la fattispecie di catcalling sia un ragazzo che ipoteticamente, e sulla base dei più svariati fattori, possa piacere alla vittima? Oppure è di default percepita come una violenza? Penso sia facile percepire la differenza tra un complimento e una mancanza di rispetto. Urlare per strada o fischiare come se si stesse portando a spasso un animale non può essere scambiato per un apprezzamento e penso che la maggioranza degli uomini che portano avanti determinati tipi di atteggiamenti ne siano consapevoli. 

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Qual è il complimento che ricevi più spesso su Instagram? Nell’ultimo anno mi hanno scritto molto spesso per esprimere la loro stima e ammirazione, ma i complimenti estetici rimangono sempre i più gettonati.

E l’offesa invece? Le offese più in voga sono quasi sempre legate al fatto di far parte del PD.

Se potessi scegliere una persona di cui leggere quest’intervista, chi sceglieresti? Probabilmente non leggerei mai 89 risposte, ma se dovessi proprio scegliere dire Achille Lauro.